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Affondano molto indietro nel tempo le radici di questa azienda agricola, oggi capitanata da Giuseppe e Francesco, ultima giovane generazione della famiglia Scala. La cantina imbottiglia da circa trent’anni, puntando sull’agricoltura biologica certificata e sulla territorialità, sotto la guida iniziale di Riccardo Cotarella, e da un paio d’anni di Massimo Bartolini.
La produzione ha un mercato prevalentemente estero e questo fa sì che il Cirò e gli altri vini del territorio siano sempre più conosciuti oltre i confini. Quest’anno si è puntato molto sull’autoctono, diminuendo l’influenza dei vitigni internazionali nei blend. Segnaliamo il Federico Scala Riserva per la sua performance di alto livello.
Proprietà: Famiglia Scala
Conduzione enologica: Massimo Bartolini
Conduzione agronomica: Domenico Spataro
Viticoltura: Biologica e biologica certificata
Ettari vitati: 35
Bottiglie prodotte: 150.000
Vendita diretta: Sì
Visite in azienda: Sì
Produzione olearia: Sì
Anno di fondazione: 1600
Granato con sfumature aranciate. Esprime in lenta progressione un ricco e potente ventaglio di sensazioni che esordiscono con ciliegia in confettura, rosa appena appassita, tra cenni di vaniglia e pepe bianco, cioccolato al latte e una leggera affumicatura. Palato avvolgente che coinvolge, dotato di freschezza e tannino appena domato; si confermano i ricordi olfattivi e si amplifica la persistenza su echi fruttati. Maturazione in legno di rovere per 12 mesi.
Cosciotto di agnello con salsa all’aglio.
Il rosa è quasi ramato e veste bagliori lucenti. Diretti sentori fruttati che dispensano accenni di papaia e ananas insieme a una fresca tonalità agrumata, quindi salvia e rosmarino arricchiscono il naso accanto ad accenni speziati. All’assaggio ha morbidezza che non si sovrappone al carattere fresco e succoso di questo vino; il finale ricorda il rabarbaro. Solo acciaio per 3 mesi.
Paccheri con ragù di polpo e cozze.
Giallo luminoso. Al naso apre con decisi sentori di pompelmo, rosa, zagara e fresia appena raccolte; a seguire si fa strada un soffio iodato. Equilibrio sapido-fresco in un sorso composto, che dona spessore. In chiusura si attarda su reminiscenze agrumate. Sosta in acciaio per 5 mesi.
Coda di rospo al forno.