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Azienda di riferimento in Calabria, e fra quelle italiane più conosciute all’estero, Librandi denota l’inesauribile capacità di tener fede a un impegno iniziato nella prima metà del Novecento.
Le redini sono in mano ai figli dei due fratelli artefici del successo aziendale. La capacità di coniugare passato e futuro si esprime nell’imponente opera di recupero scientifico e valorizzazione produttiva del patrimonio di vitigni autoctoni, salvati dall’estinzione.
Anche quest’anno si conferma il notevole rapporto valore/prezzo dell’intera gamma dei vini, figli del territorio da cui provengono e allo stesso tempo spiccatamente cosmopoliti. Svetta ancora una volta la performance da vero fuoriclasse del leggiadro rosato Terre Lontane 2019.
Proprietà: Famiglia Librandi
Conduzione enologica: Donato Lanati
Conduzione agronomica: Davide De Santis
Viticoltura: Convenzionale
Ettari vitati: 232
Bottiglie prodotte: 2.200.000
Vendita diretta: Sì
Visite in azienda: Sì
Produzione olearia: Sì
Anno di fondazione: 1950
Rosa soffuso, impalpabile, sfavillante. Una vera e propria sinfonia odorosa, con un crescendo di anguria, fragoline di bosco e cipria; salvia, citronella e lime a sfumare. L’impatto al palato è sostenuto, vellutato e voluminoso, capace di sfoggiare esemplare freschezza e sapidità, impronta di un equilibrio impareggiabile e traboccante di aromi, che si palesano in un lungo epilogo dagli echi balsamici. La fermentazione e la maturazione si svolgono in acciaio con 2 mesi di permanenza sui lieviti.
Tubettoni al ragù di polpo verace.
Granato che traspare fino all’orlo; ha luminosità e movimenti eleganti nel calice. L’olfatto è avvincente, per forza e personalità: ciliegie e lamponi, rosa canina leggermente appassita, cacao, anice stellato e finocchio selvatico, a preparare un sorso equilibrato, originale e composito, modulato da tannini calibrati, dove la rotondità trova il suo spazio. Ricordi di piccoli frutti accompagnano il lungo finale. Fermentazione e maturazione in acciaio.
Carne alla pizzaiola.
Giallo paglierino con riflessi che sanno di clorofilla. Naso articolato su rimandi di pesca bianca, tamarindo, gelsomino e cardamomo, insieme a una sequenza di erbe aromatiche, lavanda, origano, acetosella. Al gusto appaga, avvolge con un equilibrio che non lascia adito a sbavature. La chiusura si distende sui toni fruttati. Per 8 mesi sui lieviti in rovere di Allier.
Tagliatelle con gamberoni e zafferano.