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Il nome Cataldo è ricorrente nella storia della famiglia Malena, da sempre legata al mondo del vino: prima il nonno, che già agli inizi del secolo scorso commercializzava il vino sfuso e lo spediva in grandi botti di legno sul territorio nazionale.
Poi il decisivo cambio di passo negli anni Novanta con un altro Cataldo, il nipote, questa volta insieme ad Antonio. Sotto la loro guida il mercato si amplia e si indirizza anche all’estero, grazie all’introduzione di tecnologie all’avanguardia e di nuove etichette.
I vigneti dislocati nell’areale di Cirò e in parte nel comune di Melissa sono esposti allo scirocco che spira dal mare e alla tramontana che soffia dalle montagne della Sila: sono questi venti a garantire la produzione di uve sane.
Proprietà: Famiglia Malena
Conduzione enologica: Benedetto Lorusso
Conduzione agronomica: Antonio Molinaro
Viticoltura: Convenzionale
Ettari vitati: 22
Bottiglie prodotte: 400.000
Vendita diretta: Sì
Visite in azienda: Sì
Anno di fondazione: 1940
Colore granato ricco di luminosità tipico del vitigno. Profumi netti e raffinati disegnano una sequenza che inizia con volute di pepe e vaniglia, poi pennellate di tabacco, orzo tostato e rabarbaro; a seguire liquirizia e sbuffi di cacao su un tappeto di ribes e prugne disidratate. In bocca è pieno, scorrevole, ha tannino elegante, ben equilibrato a calore e freschezza. Vino di personalità e lunghezza. Sosta in acciaio per 24 mesi e ancora 6 mesi in barrique di rovere.
Tagliata di scottona.
Il colore è quello dei chicchi di melagrana, luminoso. Al naso un ventaglio di profumi variegati e ben differenziati: richiama la confettura di amarene, poi lentamente si apre a evidenziare la viola appassita e ricordi di noce moscata, con una chiusura di tabacco da fiuto. In bocca è caldo, ha tannino ragguardevole che dà spalla a un vino di possanza. Lunga maturazione fra acciaio e barrique di rovere francese.
Noce di cervo arrosto.
Rubino tendente al granato. Naso inizialmente restio a svelarsi, che poi scopre un pot-pourri di fiori, la mora e la ciliegia in confettura, sfumando su una lieve scia mentolata. Il sorso è fresco e morbido, con tannini appena accennati. Finale fruttato. Vinificazione esclusivamente in acciaio.
Melanzane alla pizzaiola.