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La caparbietà e la passione di Eugenio Muzzillo sono coinvolgenti.
Il suo desiderio più grande, da fervente “magliocchista”, come lui stesso si definisce, è contribuire a ristabilire la vera identità del magliocco dolce, antico vitigno a bacca rossa, il più importante della denominazione: ancora inespressa è la sua vocazione ai rosati, soprattutto per i suoi profumi fragranti e per la capacità di conferire una particolare sfumatura cromatica rosa con riflessi violacei.
Per far emergere le potenzialità che ancora non conosciamo di questa varietà, ha elaborato un progetto pionieristico per poter produrre, entro il prossimo anno, un vino da magliocco dolce in purezza, ottenuto con una macerazione molto spinta e maturato in anfore di terracotta.
Proprietà: Eugenio Muzzillo
Conduzione enologica: Eugenio Muzzillo
Conduzione agronomica: Fabio Petrillo
Viticoltura: Biologica
Ettari vitati: 5
Bottiglie prodotte: 20.000
Vendita diretta: Sì
Visite in azienda: Sì
Anno di fondazione: 2007
Rubino scuro, impenetrabile e fitto, che lascia tracce nel calice. Naso di impatto notevole, che rimanda alla prugna California, al cacao e alla cannella; a strati si liberano effluvi di camomilla e cuoio, poi leggera polvere di grafite. La beva è di tutto rispetto, il vino ha pienezza e spessore in un equilibrio che mette d’accordo le sue componenti, con un margine a favore di una suadente morbidezza. Finale persistente. Vendemmia in leggero appassimento, poi solo acciaio per 8 mesi. Pecorino crotonese stagionato.
Rubino che ancora mantiene un mantello porpora a trama fitta e impenetrabile. Olfatto di carattere e nobile ampiezza, forgiato da ciliegia sotto spirito, confettura di more e chiodi di garofano che fanno da apripista a bosso ed erica, per terminare con un soffio iodato. Il sorso è pieno e di spessore; una raffinata tessitura tannica sottolinea l’equilibrio e l’elegante chiusura. Riposa in legno di rovere per 12 mesi e altrettanti in bottiglia.
Cappone ripieno al forno.
Brillante rosa salmone con luminosi accenti violacei, lento nel calice. Snocciola intriganti profumi di percoca e anguria, passa poi all’iris e al talco; un cenno di smalto e di pepe rosa in fondo. Al palato è morbido e caldo, ma ben equilibrato da sapidità e freschezza, con rimandi fruttati ed epilogo lievemente ammandorlato. Solo acciaio.
Tagliere di salumi.