Incastonati nel cuore della Calabria settentrionale, i vigneti di Demetrio Stancati, medico-vignaiolo e leader del Consorzio Terre di Cosenza, spiccano per pendenza e terrazzamenti, e sono coltivati a una quota media fra le più elevate del Sud.
Altre innegabili chance, oltre all’apporto prezioso della consorte Flaviana Bilotti, sono l’attenta selezione clonale dei vitigni autoctoni e l’ardita sperimentazione di varietà internazionali.
Nell’ampia gamma di etichette, danno sempre buona prova i rossi a base di magliocco dolce, cultivar icona del territorio, e brillano bianchi longevi ed espressivi per freschezza e mineralità: lo attestano le valutazioni in guida degli storici Quattro Lustri e Don Filì, insieme al nuovo Filovento 2018, che coniuga felicemente sensazioni silvestri e marine.
Proprietà: Demetrio Stancati
Conduzione enologica: Benedetto Lorusso
Conduzione agronomica: Andrea Quaranta
Viticoltura: Biologica
Ettari vitati: 30
Bottiglie prodotte: 100.000
Vendita diretta: Sì
Visite in azienda: Sì
Produzione olearia: Sì
Anno di fondazione: 1995
Rubino denso, fitto e impenetrabile.
Intrigante spettro olfattivo, che colpisce per la sua ampiezza e ricchezza. Sequenze stratificate di frutta in confettura, insieme alla prugna California, castagne, cannella e liquirizia sono soffuse da ventate balsamiche. Il sorso è pieno, largo e di spessore, con una gradevole morbidezza che si fonde con la rugosità del tannino e la fresca acidità, per un finale persistente e degno di nota. Fermenta per 40 giorni in acciaio, poi ancora acciaio per 6 mesi.
Filetto di manzo al cacao e arancia.
Il colore ricorda il giallo del mais che luccica. All’attacco rivela subito un carattere multiforme, inanellando sentori che partono dal fruttato di pesca gialla e susine, poi cenni di affumicature e resina, volute di nocciola tostata e una scia che sa di mare. Sorso vibrante, fresco-sapido e di buona persistenza. Chiude equilibrato. Fermenta in acciaio, poi matura in rovere da 500 litri per 12 mesi. Spaghettoni con sugo di cicala greca.
Un colore rosa antico di sicura lucentezza per un vino dal naso schietto e fragrante, nel quale si avvicendano la pesca nettarina, l’anguria e la rosa tea, una sfumatura di carcadè e un tocco di caramello. In bocca il vino è succoso, pulito e di spessore; freschezza e sapidità sanno giocare con una aggraziata rotondità, dando all’equilibrio la possibilità di esprimersi appieno.
Un ritorno di frutta rossa contribuisce a sigillare una persistenza
di riguardo. Solo acciaio.
Crudo di gamberi rossi di Mazara.