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Aria nuova si respira quest’anno a Masseria Falvo, una delle aziende fondatrici della denominazione.
La prima, e certamente più significativa, è il cambio della guida enologica, che passa in mano alla dottoressa Grassini, con conseguenti nuove sperimentazioni in cantina: ad esempio, esordisce fra i vini rossi la nuova etichetta Cirês, un magliocco dolce vinificato per ottenere un vino più immediato, che metta in luce la tipicità del vitigno. E ancora, la vinificazione in purezza della guarnaccia bianca.
Per non parlare della splendida performance del nuovo Ejà, un blend di uve autoctone e internazionali, risultato di una lunghissima maturazione, inusuale in un bianco a queste latitudini.
Proprietà: Pier Giorgio Falvo
Conduzione enologica: Graziana Grassini
Conduzione agronomica: Ermanno Falvo
Viticoltura: Biologica e biologica certificata
Ettari vitati: 26
Bottiglie prodotte: 80.000
Vendita diretta: Sì
Visite in azienda: Sì
Produzione olearia: Sì
Anno di fondazione: 2005
Il colore ha il luccichio dell’oro zecchino su una decisa consistenza. Naso dotato di articolazioni complesse: nuance di idrocarburi e frutta in un impatto iniziale già ricco e accattivante, per poi lasciare lentamente spazio a gelso bianco e cipria, un soffio di miele di zagara e insieme salvia e anice silano. Incede in una beva che sa essere sapida, avvolgente e calda, dall’equilibrio sartoriale. Un fondo di rabarbaro accompagna la chiusura con estrema lentezza. Fermenta in acciaio e poi lunghe soste ancora in acciaio e bottiglia, ognuna di 36 mesi.
Pasta con zucca e funghi porcini.
Rosso rubino con lampi granato. L’olfatto è prorompente, con ampia diversificazione dei profumi: colpisce la pienezza della confettura di amarene, accompagnata da delicate note tostate, un accenno di goudron e una leggera mineralità. Si apre poi in una bevuta piena; l’attacco tannico è potente ma sa integrarsi con la rotondità e chiude su rimandi di frutti rossi. Solo acciaio per 3 mesi. Brasato di manzo con lo stesso vino.
Rosa corallo. Esprime odori ben sequenziati di mora e gelso, poi foglia di eucalipto e glicine in piena fioritura. Il sorso, diretto e sincero, ripropone gli aromi fruttati con un calibrato e fresco equilibrio; la chiusura è calda e gradevole. Vinificato in acciaio.
Zuppa di pesce alla livornese.